Se si pensa che è una metropoli di 10 milioni di abitanti, allora è possibile definirla una delle più belle città al mondo. La “ciudad maravilhosa”, è sicuramente una città che sorprende, che ti spiazza, che ti rapisce fra le sue mille sfaccettature, ma se c’è qualcosa che la rende diversa dalle altre città brasiliane è sicuramente la sua eleganza. Rio infatti ti incanta, ti rapisce con i suoi colori, tramonti, litorali, le sue mostre, i suoi concerti, le sue bellezze, non solo naturali. Fra le cose che più mi hanno colpito di questa immensa metropoli c’è sicuramente quello che i carioca chiamano “Por do Sol”, a Rio non vedrete mai lo stesso tramonto, ci sarà sempre una nuova prospettiva, ciò è dovuto proprio alla sua conformazione geografica di baie, montagne ed isolotti, che sfalsano la sua visuale ad ogni angolo, rendendola sempre unica e irripetibile. Il verde lussureggiante inghiotte qualsiasi casa abbandonata, la città vanta grandi parchi e soprattutto delle spiagge bellissime, dove nonostante l’inquinamento è possibile trovare comunque un’acqua blu e fare il bagno un pò ovunque.
Per capire Rio e riuscire a scrivere questo articolo son dovuta recarmi a Rio per ben tre volte,sembrava la parte di viaggio più facile da scrivere ed invece è rimasta incompleta per anni, perché Rio prima di essere descritta e giudicata, deve essere divorata e poi digerita pian piano. Ai miei occhi Rio nasconde sempre un gran fascino che va scoperto lentamente soprattutto nella vita quotidiana, quella di centinaia di pendolari che ogni giorno si recano da Niteroi al centro di Rio per lavorare, quella di migliaia di persone che affollano i suoi bus cittadini ed i suoi ristoranti, quella di tantissime persone che affollano le sue spiagge e le sue palestre quotidianamente.
La sensazione che ho sempre avuto a Rio de Janeiro è quella di potersi sentire in vacanza tutti i giorni,basta una passeggiata su uno dei litorali resi famosi da canzoni e scrittori come Gilberto Gil, Tom Jobim, Vinicius de Moraes e tanti altri, basta sorseggiare un succo dai frutti sconosciuti nella calura natalizia, basta veleggiare sull’oceano che circonda le sue montagne paffute, basta sedersi sul balcone di una qualsiasi casa con vista oceano. Per visitare Rio per bene ci vorrebbe una settimana intera, oppure un mese intero, dipende da voi. Il motivo che mi spinge ogni volta a tornare a Rio è principalmente la presenza di Mestre Branco di cui ho parlato già diverse volte in questo blog di viaggi e del mio gruppo di capoeira “Escola Regional capoeira” che ha avuto origine proprio in questa bellissima città. Visitare Rio de Janeiro con degli amici carioca, così vengono definiti gli abitanti di Rio, è certamente un vantaggio per scoprire tutti gli angoli nascosti della città e soprattutto ricevere tutti i migliori consigli per sfruttarla al meglio.
I miei amici carioca abitano a Niteroi, un’isoletta di circa 500.000 abitanti esattamente di fronte a Rio collegata alla terraferma sia da un ponte e sia da un traghetto con il quale in 15 minuti si raggiunge il Centro di Rio. C’è un traghetto che parte ogni 10 minuti, sempre pieno di pendolari al mattino e nelle ore pomeridiane, molto comodo, sconsiglio vivamente per chi volesse pernottare a Niteroi di utilizzare l’autobus. Il traffico di Rio è infernale, soprattutto nelle ore di punta. Niteroi è una sorta di isola felice, con spiagge bellissime e selvagge come Itacoatiara che ospita persino una tappa dei campionati mondiali di bodyboard femminile e maschile. La particolarità di Niteroi è che oltre ad essere più tranquilla vanta la migliore prospettiva su Rio per vedere il tramonto, con il sole che scende piano proprio sulla città, prospettiva che non riuscirete mai ad avere se rimanete a Rio. I tramonti visti da Niteroi sono una delle cose più belle che mi porto nel cuore assieme al famoso Museo di Arte Moderna e Contemporanea costruito dal centenario architetto Oscar Nyenmar, morto nel 2012. Le opere dell’architetto sono famoso in tutto il mondo, a Niteroi ha costruito questo bellissimo museo a forma di disco volante, per gli amanti della fotografia è un must. Sempre nella stessa zona Oscar Nyenmar ha costruito altri edifici dalle forme particolari, un teatro ed una biblioteca, ben inseriti nello spazio e nella geometria del loro orizzonte. Niteroi vanta comunque spiagge più balneabili della vicinissima Rio, come ad esempio la selvaggia Itacoatiara, dove annualmente si svolge anche un campionato mondiale di bodyboard e Camboinhas una spiaggia molto frequentata dove è possibile prendere un ombrellone, sorseggiare birra e mangiare del pesce fritto molto buono. Io amo passeggiare sul lungomare di Sao Francisco, una delle più belle baie di Niteroi, mi piace sedermi sul muretto di fonte al mare ed osservare la gente che appena finito di lavorare si reca in spiaggia per correre, fare ginnastica nelle strutture gratuitamente offerte dalla città per mantenersi in forma, chiacchierare con i passanti che puntualmente mi scambiano per una ragazza del posto oppure per argentina. Mi piace ascoltare i racconti della gente, tutti affascinanti dalla nostra bellissima Italia e tutti innamorati del nostro ottimo cibo. Il posto più bello dell’isola è sicuramente Parque da cidade, un posto sperduto nella mata atlantica appena sopra uno dei tanti colli che circonda Niteroi, il panorama che si gode in cima è forse uno dei più belli di tutta Rio.
Il centro di Rio non è bellissimo, ma solo un insieme di edifici e chiese senza armonia e pieno di smog, vale però la pensa informarsi sulle tantissime mostre che ospita una metropoli come Rio, in particolare tenete d’occhio la Caixa Cultural ed il Centro Cultural Banco do Brasil , ogni volta che sono stata a Rio ho potuto guardare mostre di arte o di fotografia bellissime e spesso gratuite. Fra le zone più affascinanti come non nominare Santa Teresa, la più vecchia di Rio, simbolo di una ricchezza decaduta, animata da artisti ed intellettuali, con il suo caratteristico tram giallo, chiamato Bonde che attraversa tutta la città vecchia, ricorda molto Lisbona per chi di voi ci fosse stato. In questa zona è possibile incontrare molti negozietti caratteristici con prodotti tipici o naturali, luoghi alternativi, in cui è possibile riposarsi a bere un acai che non mancherà mai nei vari chioschi sparsi lungo le strade. Sempre li vicino sorge anche il Parque das Ruinas, non tanto famoso per le sue rovine quanto per il panorama che si può godere dall’ultima piano dell’edificio. Tutta questa zona non è considerata fra le più sicure della città così come il vicino quartiere di Lapa. In merito alal sicurezza sentirete tante versioni diverse, nella mia esperienza personale non mi è mai successo nulla, tanto meno mi son sentita mai in pericolo, resta il fatto che il quartiere è stato centro di rapine ed omicidi e che gli stessi carioca non amano passeggiare per queste stradine e vi consiglieranno di stare molto attenti. Lapa, con il famoso arco che sovrasta la città, non è sicuramente il quartiere più tranquillo di Rio, ma tenendo sempre gli occhi aperti potrete girarlo senza problemi perdendovi fra i suoi mille murales di denuncia sociale e politica oppure dedicati al calcio. Lapa sta attraversando un periodo di rinascita culturale che le ha permesso di trasformarsi in un panorama bohemien. Sicuramente è il luogo dove andare a ballare la sera, forrò,samba,tutti i diversi tipi di musica,ovviamente se siete donne non vi consiglio di andarci da sole, significherebbe non riuscire a tornare a casa da sole, anche se c’è anche chi desidera questo. In compagnia è sicuramente un posto dove divertirsi, scoprire il ritmo e la vera natura del popolo brasiliano a cui piace ballare, bere, chiacchierare, mostrarsi agli altri. Salendo per le sue salite e vicoli stretti si arriva alla famosa “Escadaria Selaron”, da quando l’artista cileno Selaron decise di ricoprire questi 215 scalini con mosaici colorati provenienti da tutte le parti del mondo, purtroppo recentemente questa scalinata è stata luogo di un tragico evento, lo stesso artista è stato infatti trovato morto sulle stesse scalinate, una grande perdita per la stessa città carioca.
Meritano una visita il Giardino Botanico, il Parque da cidade, la Lagoa Rodrigo de Freitas e sicuramente lo stadio Maracanà per gli appassionati di calcio.
Se devo dirvi quale è il mio posto preferito di Rio de Janiero, non ho dubbi, è il Pão de Açúcar (Pan di zucchero). Leggermente meno famoso del suo cugino il Cristo, il Pan di zucchero è un colle alto circa 400m che si raggiunge con la funivia che collega il Morro di Urca al colle che invece ha dato nome a questa attrazione. Se avete molto tempo a disposizione è possibile raggiungere la cima a piedi, un cammino di circa un’oretta molto ripido, ma facile, oppure è possibile fare una passeggiata attorno al Morro di Urca, questa passeggiata è chiamata Pista Claudio Coutinho.
.
Da questa posizione, sia che siate in cima al colle, sia che stiate girandoci attorno si gode di uno dei panorami più belli della città, circondato dal mare e da una serie di baie private, il pan di zucchero sorge inoltre nel quartiere, sempre secondo la mia opinione, più belli di Rio, Urca. In questa piccola area molto ricca troverete villette di ogni tipo ed una tranquillità che avevate sicuramente perso nel vostro tragitto per raggiungerla. Nel piccolo porticciolo esclusivo ai piedi del monte è possibile rilassarsi sorseggiando una birra o un’acqua di cocco. Il pan di zucchero come il Cristo è spesso ricoperto dalla nebbia, io son sempre stata fortunata ed ho beccato entrambi senza neanche una nuvola ed anzi, il panorama che si può godere dall’alto di questi monti è sensazionale. Diciamo che la differenza fra i due è che il pan di zucchero è meno turistico. Il Cristo invece rappresenta fondamentalmente il simbolo della città meravigliosa, ma di per se non è molto bello, sicuramente più suggestivo che altro. Per raggiungerlo è necessario prendere una sorta di trenino che attraversa tutta la foresta sottostante, quasi quasi devo dire che è più bello il tragitto e l’aspettativa che il luogo stesso. Anche al Cristo probabilmente sarebbe bello andarci più volte durante uno stesso giorno, al mattino, al tramonto e poi la sera per vedere tutte le luci di questa città stupefacente.
L’altra attrattiva di Rio sono le sue lunghissime spiagge, personalmente mi sono dedicata a Copacabana, Ipanema, Leblon, per farle tutte a piedi vi conviene raggiungere Leblon in bus e da li camminare per una giornata intera fino a raggiungere Copacabana, meglio evitare la spiaggia di Botafogo, infelicemente famosa per le sue rapine anche in pieno giorno. Alle spalle di queste famosissime spiagge si tagliano alti i “dos irmaos” cosi sono chiamati i due monti che sorgono nella parte ovest della spiaggia, famosi purtroppo per le due grosse favelas che sorgono ai suoi piedi e dove la Hilton ha costruito un grandissimo albergo che è proprio un pugno negli occhi e al cuore. E’ possibile fare una bellissima camminata nel bosco e salire fino in alto ai dos irmaos, da dove si può godere una vista meravigliosa, il percorso è segnalato, basta prendere un mototaxi e farsi lasciare all’inizio del cammino, ormai conoscono i turisti e benchè vicino alle favelas, quasi nessuno cercherà di ingannarvi, nessuno ci guadagna, tanto meno il turismo a trattarvi male. La spiaggia di Ipanema è divisa in settori ed ogni settore numerato è dedicato ad una certa tipologia di persone, c’è quella dei surfisti, quella degli artisti, quella dei fighetti, quella dei ragazzini di strada, insomma potrete dilettarvi nell’osservare le bellissime “garrota de Ipanema” oppure i fusti brasiliani, in entrambi i casi è un bel vedere, ve lo assicuro. Potete affittare una tavola da surf in uno dei tanti negozi alle spalle della spiaggia, occhio ai prezzi ed ovviamente al localismo in mare.
Un altro luogo imperdibile è Barra da Tijuca, ad appena un’ora di bus dal centro di Rio de Janeiro è famosa per la sua bellissima spiaggia, le sue sfarzose ville, la bella gente, le modelle,i ristoranti ricercati e le sue bellissime palme che si ergono lungo tutto il lungomare rendendolo un posto incantevole dove passare una giornata, soprattutto se siete giovani avrete la possibilità di sorseggiare un drink in uno dei suoi bellissimi locali sulla spiaggia e fare a amicizia con qualche bellezza locale. Barra di Tijuca sembra il set tipico di una delle tante bellissime foto di Mario Testino e delle sue bellissime modelle come ad esempio Giselle Budchen.
Ognuno di voi scoprirà un pezzo di Rio che qualcun altro che ci è stato non ha mai visto, così come molti sono incuriositi dalle favelas e fanno di tutto per andarle a visitare. Personalmente non trovo le favelas un’attrazione turistica, quindi non sento questa necessità, lavoro per una ONG in cui spesso si lavora su progetti che cercano di aiutare i ragazzi delle favelas tramite attività sportive e socio culturali. Mi sarebbe piaciuto andare a visitare qualche progetto educativo, qualche scuola ubicato nelle favelas, ma non ne ho avuta occasione, i miei amici carioca mi hanno detto che è molto pericoloso e che è meglio lasciar stare, più lontana rimani da questa realtà e meglio è, lontana fisicamente, sicuramente non con il cuore, ma questa è un capitolo lungo che meriterebbe un spazio tutto suo, sicuramente non su di un blog di viaggi.
BUZIOS
Da Rio de Janeiro è possibile raggiungere moltissimi posto come Ilha Grande, Ilha Bela, Paraty o Buzios, noi durante la nostra prima visita abbiamo optato per quest’ultima. Buzios è diventata famosa grazie a Brigitte Bardot, la quale nel pieno della sua carriera di attrice, quando aveva un fidanzato brasiliano, fu la prima a scoprirne le bellezze di questo gioiellino sul mare, che è oggi paragonabile ad una piccola Saint Tropez. Buzios ha infatti un turismo molto ricco ed è considerata molto vip, sicuramente resta un posto incantevole che può offrire diverse tipologie di alloggio, negozi, ristoranti. Per raggiungerla bastano 3 ore di autobus dalla stazione centrale di Rio de Janeiro. Noi abbiamo soggiornato nella pousada di un amico del mio coinquilino argentino che ce l’aveva consigliata ed aveva preso i contatti con lui affinchè potesse farci un prezzo di favore, inutile dirvi che non solo ci ha fatto un prezzo fantastico, ma soprattutto siamo rimasti a bocca aperta nel vedere che la pousada era una di quelle di lusso che mai ci saremmo potuti permettere senza sconto. La Pousad Amancay sorge su una scogliera e tutte le sue camere hanno vista sul mare, la pousada è molto accogliente, pulita, dotata persino di una bellissima piscina e numerose vasche idromassaggio dalle quali si vede il mare, in paradiso non ci sono ancora stata, ma se me lo dovessi immaginare mi augurerei che fosse così.
Passeggiare per Buzios è molto romantico, il suo lungomare è costeggiato da negozi molto ricercati, colorati e bellissimi bar in cui rilassarsi alla luce dei tramonti. Buffa è la statua dedicata a Brigitte Bardot che sorge proprio in riva al mare, c’è persino un museo a lei dedicato con una serie di fotografie interessanti che ricordano il tempo che ha passato in Brasile ed a Buzios. Sempre sul lungomare è possibile scorgere in acqua, un monumento dedicato ai pescatori, sembrano tre veri uomini che tirano le funi di una rete da pesca, è molto suggestivo soprattutto al tramonto. Buzios è anche rinomato luogo per surf e bodyboard, c’è una spiaggia molto bella esposta al vento ed a onde molto alte. La particolarità di Buzios è che nell’arco di una passeggiata di un’ora si passa da baie tranquille e caraibiche a baie che ricordano invece la costa burrascosa dei mari del Nord. Prenotando invece un tour con una barca tutta di legno è possibile invece visitare tutte le isole ed i luoghi più nascosti di Buzios, il tour che dura una giornata intera è molto divertente, durante il tragitto in mare offre capirinha ed altri cocktail a consumo illimitato, cosi alla fine son tutti ubriachi e felici. L’ultima tappa di questo bellissimo tour porta in quella che chiamano la “Rua do Bikinis”, una via piena di negozi interamente dedicati ai bikini, ed in Brasile ne potete trovare di tutti i tipi a tutti i prezzi, impossibile resistere alla tentazione di comprarne uno, soprattutto quando scoprirete che è possibile farsene fare su misura.
Non mi sono mai stancata di un posto come Rio de Janeiro ci ritornerei un numero infinito di volte, forse ci andrei a vivere se ne avessi la possibilità, Rio non mi spaventa, anzi mi attrae inspiegabilmente verso se, ed io ogni volta mi sento sempre più a mio agio e sicura fra le sue strade, fra le onde del suo oceano, in mezzo alla sua gente. Si chiama forse saudade? Probabilmente si.
Scritto da Roberta Masciandaro